Grande Impresa
Bialetti Industrie
Dipendenti: 900
Fatturato: 141mln€
Coccaglio (BS)
«Con una storia più che centenaria alle spalle, Bialetti ha significato per cent’anni moka, ma stiamo lavorando perché sempre più l’equazione sia “Bialetti stands for coffee”». Egidio Cozzi, in azienda dal 2013, è l’amministratore delegato di una realtà che racchiude in sé l’essenza stessa del made in Italy, che porta tuttora in tutto il mondo (dagli Usa alla Germania, dall’Australia al Giappone) non più solo attraverso la forma inconfondibile della Moka Express, lanciata nel 1933, ma dell’aroma stesso del caffè e di un’ampia gamma che è stata creata di recente. «Possiamo dire terminata l’epoca della ristrutturazione aziendale e questi ultimi anni, vissuti intensamente, sono stati dedicati al raggiungimento di obiettivi strategici qualitativi, oltre che economici: crescere sul caffè, razionalizzare i negozi, sdoganarli dal concetto di moka in senso stretto». Il 2023 si è chiuso in linea con quanto previsto e il primo semestre di quest’anno segue lo stesso trend. Attenta anche alle linee guida in tema di ESG per la riduzione dei consumi energetici, la riduzione dell’impatto ambientale e la valorizzazione delle risorse umane, il futuro di Bialetti, poi, è sempre più proiettato verso l’affermazione all’estero grazie alla valorizzazione del brand anche con collaborazioni prestigiose, come quella con Dolce&Gabbana, ispirato a immagini iconiche dell’immaginario italiano.
Bontempi Vibo
Dipendenti: 180
Fatturato: 60mln€
Rodengo Saiano (BS)
Il valore di nascere, crescere e rimanere un’azienda familiare traspare forte dalle parole di Raoul Bontempi, 60 anni, esponente della proprietà di Bontempi VIBO, azienda fondata dal papà Bruno (oggi 87, tuttora attivo nell’ufficio acquisti…) nel 1961. «Ci qualifichiamo come produttori di viti standard stampate a caldo che vendiamo a distributori specializzati che operano in tutta Europa. I nostri prodotti arrivano fino a 35km di peso, e si usano nella carpenteria strutturale o per montare presse, impianti eolici…». Negli Anni 80 la famiglia Bontempi costituì ad Avellino un’azienda focalizzata sulla produzione di viti di dimensione più piccola, in acciaio inossidabile di cui, «come da piano industriale recentemente varato, verrà raddoppiata la capacità produttiva entro l’anno. Una crescita che prevediamo anche per la nostra sede di Rodengo Saiano, che a sua volta verrà implementata nel prossimo biennio». Il gruppo controlla anche MIMEAF, una realtà che produce viti di piccole dimensioni, speciali per mercati automobile e mobile. Forte è il focus sulla sostenibilità, che contiamo di avvalorare ulteriormente proprio negli investimenti previsti, nonché sul sociale, sin da tempi non sospetti. Continua Bontempi: «La terza generazione già presente in azienda, rappresentata dai miei figli Pietro e Andrea, testimonia la volontà di mantenere comunque il nostro DNA familiare».
Cargolux
Dipendenti: 130
Fatturato: 325mln€
Brescia
Cargolux Italia, affiliated company di Carogolux Spa in Lussemburgo, nasce nel 2008 dall’opportunità di colmare un gap nel mercato air-cargo in Italia. Da un solo aeromobile a una flotta di 4 Boing 747, la crescita è verticale e si indirizza al mondo all-cargo, in ambito internazionale. «Trasportiamo praticamente di tutto, in tutto il mondo – racconta Fabrizio Cortese, CEO e Accountable Manager – I nostri aeromobili sono dotati di una particolare apertura frontale che consente il carico di colli di grosse dimensioni: da animali vivi come un trasporto di balene in Islanda (…), al trasporto di materiale medico con particolari dispositivi per il mantenimento della temperatura, a beni deperibili, così come l’automotive». Il network di Cargolux è una rete globale di trasporti aerei che opera su diverse rotte come Brasile, Corea, Messico, Cina, America, oltre a rotte transpacifiche che circumnavigano il globo per ottimizzare ogni tratta. «Il nostro valore chiave è la flessibilità che ci consente, in un mercato di nicchia, di essere ancora più di nicchia, per coprire le richieste degli spedizionieri che si rivolgono a noi», spiega Cortese. «La sfida più grande per noi è lavorare sui diritti di traffico, operating permit, che rappresentano la chiave per ampliare il nostro raggio d’azione e diventare sempre più strategici, con un servizio ancora più capillare».
Gnutti Cirillo
Dipendenti: 650
Fatturato: 300mln€
Lumezzane (BS)
«La Gnutti Cirillo è nata per passione e necessità», così Alberto Gnutti (a destra), CEO di Gnutti Group, ricorda insieme al padre Giuliano (a sinistra), il nonno Cirillo che iniziò da una piccola officina per qualificarsi oggi come una realtà leader mondiale nello stampaggio a caldo e nella lavorazione meccanica dell’ottone e di altri metalli non ferrosi. Nata nel 1951, l’azienda è oggi alla terza generazione e ha sviluppato una filiera produttiva totalmente integrata, seguendo i clienti nella progettazione personalizzata e mantenendo la gestione produttiva interna. L’anno 2000 segna una svolta nella crescita internazionale, che vede la coesione di diverse realtà che detengono l’intera filiera tecnico-produttiva, dalla trasformazione della materia prima, al prodotto finito. Gnutti Group è oggi formato dalla capogruppo Gnutti Cirillo Spa, MFT Metal Forming Technology Inc. in Michigan specializzata nella produzione di articoli in ottone stampati a caldo, Tiemme Raccorderie che produce raccordi, valvole e sistemi integrati per il settore idro-termo sanitario, Valvosanitaria Bugatti per la produzione di valvole a sfera e rubinetti, EMC Component focalizzata sulla progettazione e produzione di accessori per trasformatori elettrici. «Il nostro è un lavoro che si impara sul campo. La sfida più importante non è solo insegnare un mestiere, bensì trasmettere la passione», spiega Gnutti. Forte il commitment dell’azienda sulle tematiche ESG: «Dal 2022 abbiamo implementato il report di sostenibilità per comunicare in modo trasparente il nostro approccio sostenibile, verso l’ambiente e verso i dipendenti. Abbiamo creato un parco fotovoltaico da 2,7 megawatt e siamo attentissimi alla gestione dei macchinari e della produzione». Diverse le anime che compongono Gnutti Group, focalizzato per l’80% del fatturato sull’estero.
Il Pastaio
Dipendenti: 245
Fatturato: 70mln€
Berlingo (BS)
Dire gnocchi, nel mercato della GDO, vuol dire Patarò, prodotto di punta dell’azienda Il Pastaio, nata nel 1983 con l’idea di creare un prodotto semplice ma inconfondibile. «Siamo un’azienda molto innovativa, pur trattando un prodotto tradizionale come gli gnocchi – racconta Pierluigi Colombi, CEO dell’azienda – Il nostro fiore all’occhiello è da sempre la ricerca e sviluppo di nuovi prodotti per soddisfare esigenze sempre diverse, restando ancorati alla semplicità e al gusto Made in Italy». Il Pastaio si afferma sul mercato nazionale e internazionale come leader nella produzione private label di gnocchi. «Continuare a crescere si è tradotto anche nell’ingresso del colosso internazionale di private equity Riverside Company. Questo passo ha dato una spinta all’internazionalizzazione, diversificando anche nel settore della pasta fresca con l’acquisizione dell’azienda Canuti Tradizione Italiana, storico produttore di pasta fresca surgelata per il canale food-service», spiega Colombi. L’impegno de Il Pastaio si misura anche nelle tematiche di sostenibilità, cui l’azienda risponde con azioni concrete come il Bilancio di Sostenibilità, la certificazione ESG Ecovadis con punteggio Gold che significa essere tra i top 5% a livello globale, due cogeneratori, azioni charity, la certificazione dei processi produttivi, l’adozione di imballi ecosostenibili, così come un programma welfare rivolto ai collaboratori.
Promotica
Dipendenti: 100
Fatturato: 85mln€
Desenzano del Garda (BS)
«I nostri programmi di fidelizzazione spaziano dalla padella all’intelligenza artificiale», così Diego Toscani, Presidente e CEO di Promotica, descrive l’incredibile varietà di campagne fedeltà, progettate su misura e gestite dalla sua azienda. Una realtà nata nel 2003, con l’obiettivo di rendere le strategie integrate di fidelizzazione una vera e propria scienza, in grado di unire la componente fisica all’innovazione digitale. «Siamo presenti in 20 paesi con l’obiettivo di valorizzare il design italiano. Attraverso innovativi sistemi di AI analizziamo i comportamenti dei consumatori per creare sistemi di fidelizzazione sempre più gratificanti e mirati per i settori retail, GDO, utilities, bancario e assicurativo». Innovazione per Promotica fa anche rima con sostenibilità: oltre ad aver implementato da diversi anni il bilancio di sostenibilità e un corposo piano Welfare per i propri dipendenti, l’azienda ha saputo declinare in maniera concreta i driver ESG sul territorio, attraverso una politica benefit. Nei programmi di fidelizzazione ideati per grandi brand, Promotica crea e diffonde la cultura della sostenibilità in tutti gli aspetti della governance aziendale. La visione del futuro segna una rotta precisa verso l’innovazione tecnologica che, attraverso l’analisi dei dati e l’utilizzo di tecnologie all’avanguardia, renderà sempre più precise le analisi predittive per anticipare i bisogni dei consumatori e rendere la gratificazione dei clienti sempre più tangibile.