Imprese Storiche
Alca
Dipendenti: 30
Fatturato: 13mln€
Poncarale (BS)
www.alcaserramentialluminio.it
Dalla commercializzazione alla produzione di profilati in alluminio per serramenti, il passo racchiude tutta la storia di Alca, azienda leader del settore, arrivata oggi ai 50 anni di storia. «Da commercianti puri a gommisti, nonché proprietari di una linea nostra di serramenti in alluminio – racconta Paolo Festoni, amministratore delegato – Il 2004 è stato l’anno della svolta: da semplici rivenditori abbiamo completamente cambiato il nostro modo di lavorare diventando attori dell’intera filiera e creando l’ufficio progettazione e l’ufficio tecnico interni, unito ad un’attenta selezione dei fornitori. L’evoluzione del gusto e del mercato ha fatto il resto, rendendo i serramenti in alluminio un prodotto di design sempre più richiesto. Ci siamo sviluppati seguendo l’evoluzione naturale di un settore estremamente effervescente, che richiede innovazione costante». Focalizzati principalmente sul mercato di Lombardia e Triveneto, Alca è sinonimo di qualità, ricerca e innovazione con una filiera interamente certificata per la tracciabilità dei prodotti. «L’alluminio è un materiale eternamente riciclabile anche se regolamentato da norme molto rigide sull’estrusione. Nel breve, tutte le case dovranno rispettare nuovi criteri di sostenibilità e questo avvantaggia lo sviluppo dei nostri prodotti, con una domanda sempre maggiore. Il nostro obiettivo è quello di produrre risparmiando sempre più energia ed evolvendo verso leghe sempre più green».
Argoclima
Dipendenti: 150
Fatturato: 80mln€
Alfianello (BS)
Ne ha fatta di strada l’azienda fondata nel 1929 in provincia di Varese per la produzione di radiatori, stufe e poi caldaie, impostati poi negli Anni 60 con il lancio del primo condizionatore a finestra. Il mondo evolve e l’azienda anche, comprendendo oggi «i mondi della climatizzazione, del riscaldamento e del trattamento dell’aria. Nel 2008 viene inaugurato un nuovo polo logistico ad Alfianello e nel 2016 vengono trasferiti tutti gli uffici direzionali. Oggi – prosegue Paolo Nocivelli, CEO – Argo presenta un’offerta commerciale completa che comprende oltre ai prodotti per il raffrescamento, il riscaldamento e il trattamento dell’aria, pompe di calore per il riscaldamento e la produzione di acqua calda sanitaria». Oltre alle garanzie di serietà date da una storia lunga 95 anni, Argo vanta una rete di centri di assistenza con oltre 600 punti in Italia ed è presente nelle principali insegne di settore. Possiede inoltre una presenza consolidata nei mercati internazionali, in particolare nell’area europea. «Abbiamo una funzione aziendale dedicata alla sostenibilità per far sì che possiamo conciliare le esigenze di profitto con quelle che riguardano il benessere dei dipendenti, il contesto sociale in cui l’azienda opera e la salvaguardia del territorio e delle sue eccellenze. La nostra azienda vuole svolgere un ruolo attivo nel processo di cambiamento, contribuendo a limitare i danni ambientali causati dall’uomo e a ridurre le disuguaglianze sociali. La sostenibilità per noi va a braccetto con la qualità e la responsabilità.
Caffè Cartapani
Dipendenti: 8
Fatturato: 4mln€
Borgosatollo (BS)
La qualità e la costanza della qualità costituiscono il riferimento fondante di Caffè Cartapani, realtà fondata nel 1951 da padre e zio di Renato Cartapani che «volevano affrancarsi dal lavoro dipendente, diventando essi stessi imprenditori. Cominciano con un negozio, poi un capannone in periferia per produrre il caffè, acquistano la materia prima importando dai paesi d’origine attraverso agenti… I risultati gli danno ragione e l’attività cresce, anche grazie agli investimenti nell’automatizzazione dei processi. Negli anni siamo poi subentrati io e mio cugino che gestisce la parte amministrativa e nel 2016 abbiamo spostato la produzione in un nuovo impianto a Borgosatollo, realizzando il primo impianto di torrefazione 4.0 in Italia». I cugini Cartapani – in azienda si sta affacciando anche la terza generazione – hanno investito anche in comunicazione, consapevoli che costruire un brand e conferirgli valore può fare la differenza anche per gli utilizzatori finali a cui vengono dedicate anche produzioni di miscele personalizzate. Renato, 68 anni, una grande passione per le auto classiche e la socialità, non smette di sognare: «Operiamo al 95% nell’Horeca, la restante parte viene destinata alla 5% GDO, soprattutto nel Bresciano, ma stiamo lavorando a un ampliamento del raggio d’azione, in particolare su Milano, un mercato interessante anche perché caratterizzato dalla ricerca di prodotti di alto profilo».
Cittadini
Dipendenti: 86
Fatturato: 20mln€
Paderno Franciacorta (BS)
Il forte senso della dignità del lavoro e della persona è il principio fondante della vita e della carriera da giornalista prima e da imprenditrice poi di Pia Cittadini, 81 anni, presidente dell’azienda nata 91 anni fa, che opera in una nicchia del tessile: «Ci occupiamo della lavorazione della rete, che ha caratterizzato nel tempo la storia, l’economia e il costume del lago d’Iseo». Fondata da Cesare Cittadini e portata avanti dal figlio (e suo marito) Giovanni, da una tradizione artigianale si è sviluppata con telai meccanizzati. I prodotti servono innumerevoli settori: pesca, acquacoltura, edilizia, usi tecnici, ma anche alta moda e automotive. Per una strategica diversificazione di mercato, sono state avviate linee produttive specializzate per la lavorazione di cucirini industriali, filati ritorti per tessiture, nastrifici e applicazioni tecniche. «Siamo una case history di azienda che dimostra come il prodotto del core business, la rete, possa anche essere simbolo valoriale e modello di sviluppo. Quando ho visto produrre la rete e lavorare in acqua, l’ho interiorizzata come metafora e filosofia di vita: tenacia, flessibilità, solidarietà; se c’è un buco si deve riparare, non si lascia indietro nessuno. All’avanguardia su tutti i temi ESG ( fotovoltaico, riduzione consumo acqua, telai 4.0, economia circolare), attuiamo una sostenibilità consapevole e condivisa, con la partecipazione responsabile di tutti; abbiamo adottato la 231, il Codice Etico, ottenuto il Rating di Legalità due Stelle++”.
Gruppo Grazioli
Dipendenti: 170
Fatturato: 50mln€
Brescia
Tre fratelli che operano in azienda con diversi ruoli ma seguendo una vision comune, quella del consolidamento e della crescita, in un continuo confronto e dialogo con il padre Pietro: «A lui si deve il merito di aver trasformato con un’infinita ambizione, messa a terra con tanta fatica, un negozio di ferramenta fondato a Manerbio nel 1875 in un protagonista nella distribuzione di forniture industriali, in grado di offrire prodotti tecnici e servizi all’avanguardia». A raccontare una storia di duro lavoro e ancor più determinazione è Carlo Grazioli, 34 anni, consigliere delegato di alcune società del Gruppo ed esponente della quinta generazione: «La gamma prodotti è stata ampliata negli anni attraverso una crescita organica e grazie ad acquisizioni: cuscinetti, ricambistica, utensili per lavorazioni meccaniche, DPI, ma anche manifattura additiva e soluzioni logistiche fanno parte del nostro portfolio. Con i miei fratelli stiamo conferendo all’azienda ulteriore struttura, e formando nuove competenze. Tra gli obiettivi, capitalizzare l’esperienza maturata nella creazione di soluzioni su misura per sviluppare nuovi prodotti e servizi». La ex ferramenta “diventata grande” si appresta a festeggiare il traguardo delle 150 candeline «ma – aggiunge Carlo – mi piace già pensare al cammino verso i prossimi 150».
Serigrafia Sergen
Dipendenti: 20
Fatturato: 2,5mln€
Brescia
Stampa serigrafica, stampa digitale e allestimenti: sono questi i principali ambiti di lavoro di Sergen, avviata nel 1969 e reinventatasi più volte, complice il continuo mutare del mercato e degli scenari. Stampa alluminio per l’elettrodomestico, stampa PVC per il mondo del casalingo, prodotti per l’industria, il mondo dei hop kart e del motorsport in genere… la creatività, unita alla competenza, non manca e Ciro Zanetti, entrato nel 2003 come dipendente e ora CEO, avvia nel 2015 un percorso per riposizionare l’azienda a livello culturale, strategico e organizzativo. «Oggi presidiamo l’ambito del motorsport, quello industriale e l’automotive. Viste le sfide, siamo consapevoli di non poter più essere artigianali, occorre industrializzarsi. Operiamo con l’obiettivo di raggiungere un livello di fatturato e una forza lavoro che garantisca stabilità, distribuzione della ricchezza, creazione di una vera e propria comunità aziendale». L’attenzione a quest’ultimo aspetto indica Zanetti e il suo team a portare avanti un progetto di riuso degli sfrisi (ovvero gli scarti) di lavorazione per renderli utilizzabili per la comunicazione di associazioni e onlus. Cinquantenne, papà di tre maschi e amante della bellezza, Zanetti confida: «Cosa ho imparato nel mio lavoro? Che è fondamentale mantenere umiltà, curiosità, proattività. Mai dare per scontato che qualcuno la pensi come noi e non temere la consulenza, anzi».