ESG

Cama Group
Dipendenti: 200
Fatturato: 100 mln€
Molteno (LC)
«Siamo un’azienda produttrice di impianti di imballaggio secondario, ovvero prendiamo un prodotto già confezionato e lo inseriamo in un ulteriore involucro prima della palletizzazione – spiega Annalisa Bellante, alla guida di Cama Group, nata nel 1981 a Garbagnate Monastero, con il fratello Daniele – Operiamo prevalentemente nel settore food; ci concentriamo su impianti chiavi in mano e su una vocazione engineering to order, sviluppando impianti su misura. I nostri reparti analizzano gli ordini ricevuti e creano un progetto tecnico specifico da presentare al cliente». Cama Group ha vissuto una crescita costante negli ultimi anni e nel 2023 ha celebrato l’inaugurazione della nuova sede di Molteno, che occupa 35mila mq, tutti dedicati all’attività produttiva. Particolarmente sensibile alle tematiche ambientali, l’azienda investe in pratiche sostenibili e promuove comportamenti responsabili. «Stiamo intraprendendo un percorso per ottenere il passaporto di sostenibilità, un pilastro fondamentale per noi, dato che possiamo apportare un significativo impatto green semplicemente sostituendo gli imballi di plastica con confezioni di cartone – prosegue Annalisa Bellante – Siamo certificati Gender Equality e ci impegniamo attivamente nel promuovere il coinvolgimento delle donne. Manteniamo rapporti diretti con le scuole, organizzando open day e incontri in azienda per farci conoscere dalle generazioni più giovani». Il 95% dei prodotti di Cama Group è destinato al mercato estero, con il 40% del fatturato proveniente dagli USA. Riconosciuta a livello nazionale, Cama Group figura tra le prime 700 aziende in Italia per crescita.

Deloro Coatings
Dipendenti: 24
Fatturato: 5mln€
Bellusco (MB)
Una storia, quella di Deloro Coatings, che ha il sapore di un’avventura da antichi pionieri. Nata nel 1868 a Deloro, un piccolo paese di cercatori d’oro nella provincia canadese dell’Ontario, per la produzione di componenti meccaniche antiusura e anticorrosione, l’azienda subisce diverse acquisizioni e cambi societari, fino ad entrare nel 2008 nella multinazionale Gruppo Deloro. «Dallo sviluppo di componenti con rivestimenti duri e anticorrosione per il settore petrolchimico, ci siamo indirizzati anche allo studio di soluzioni per le macchine alimentari», racconta Claudio Sinatra, AD. «Efficientare i processi abbracciando la transizione digitale e puntare sulla differenziazione ha consentito di consolidare la nostra realtà, autofinanziando gli investimenti per lo svecchiamento del parco macchine. Raccolta dati e allenamento continuo dei processi produttivi ci consentono di raggiungere standard qualitativi molto alti, come la certificazione MOCA, che disciplina l’uso dei materiali e oggetti a contatto con gli alimenti». Attenta ai pilastri ESG, opera sul territorio per formare i giovani, fin dalla scuola, ed educarli al valore della produzione specializzata. Il know-how aziendale viene trasmesso attraverso un processo data driven, che agevola l’inserimento di personale in un ambiente facilitato. Elevato anche l’impegno verso la sostenibilità, che vede nella natura stessa di ogni componente una matrice virtuosa nel prolungare la vita dei macchinari industriali.

IC Bellagio
Dipendenti: 34
Fatturato: 28,3mln€
Bellagio (CO)
Di origine inglese ma innamorata dell’Italia, lavorava per tour operator britannici prima di buttarsi, nel 1999, nella sua personale avventura imprenditoriale che Andrea Gisdale definisce un “destination specialist”: «Operiamo nel Paese in cui abbiamo la base, “vendiamo” Italia a una clientela altospendente per cui creiamo un viaggio curato in ogni dettaglio, lungo tutta la Penisola. Sempre più – spiega con un entusiasmo raro, un Italiano pressocché perfetto e un accento british appena percettibile – lavoriamo sul comunicare la bellezza di viaggiare in low season, ovvero valorizzando il valore del viaggio durante tutto l’arco dell’anno e incoraggiando destinazioni meno conosciute ma altrettanto magnifiche. Stiamo ancora ritoccando il nostro prodotto per essere sicuri di non incorrere nell’overcrowding, che impoverisce l’esperienza, promuovendo le secondary destination in grado di restituire la gioia di stare in Italia». Base a Bellagio, la perla del Lago di Como, 100 viaggi organizzati nel 2024, uno staff di età media di trent’anni e… solo due uomini! «Lavoriamo moltissimo sul professional development per tutta la nostra community, ovunque nel Paese, e che include anche i fornitori». Andrea, 55 anni, sposata, un figlio, cani Labrador, tre asinelli e una mucca, afferma: «Quando prendi una decisione devi avere tre generazioni al tavolo: andiamo nelle università, crediamo nell’empowerment personale e io stessa, ogni anno, frequento corsi di alto livello per migliorarmi».

La Mercurio
Dipendenti: 21
Fatturato: 4,5mln€
San Fermo della Battaglia (CO)
È un consesso di intelligenze, energie e progettualità rivolte al futuro e alla costruzione di un mondo migliore quello che guida la seconda vita di La Mercurio, società di ingegneria fondata 35 anni fa «ma di fatto rinata nel 2017, sempre con lo scopo di fare progettazione e verifica su grandi opere ma orientata a green, sostenibilità, riqualificazione energetica; l’aspetto inedito riguarda l’attenzione anche alla pubblica illuminazione e dei fabbricati». La prima voce che emerge dalla cornetta del telefono è quella di Valeria Brambilla (al centro), socia e responsabile, incalzata nel voler raccontare con entusiasmo la loro azienda da Floriana Galli (a destra), anch’essa socia e responsabile tecnico delle unità verifiche e progetti nonché direttore commerciale, e di Valeria Alfano (a sinistra), responsabile ufficio gare. «Lavoriamo molto in team, la condivisione delle idee è uno dei fattori più importanti: tutti gli obiettivi raggiunti sono partecipati e vengono perseguiti in gruppo. L’obiettivo per il 2025 è un significativo aumento di fatturato a 9,5mln, target del tutto realistico perché stiamo lavorando molto bene con contratti legati all’ambito dell’efficientamento energetico, sfruttando le opportunità date dal PNRR riguardo la progettazione su edilizia residenziale pubblica con la formula del partenariato pubblico-privato. «Abbiamo ottenuto la certificazione sulla parità di genere, – raccontano – ma anche riconoscimenti dal Sole 24Ore e dal Financial Times nella classifica FT 1000 sui criteri di crescita e sostenibilità».

Porada
Dipendenti: 70
Fatturato: 36mln€
Cabiate (CO)
«La storia di Porada ha inizio con mio nonno Luigi, nel 1968, e prosegue con i suoi quattro figli, Giacomo, Celestino, Bruno e Tiziano, fino alla terza generazione rappresentata dal sottoscritto e da mio cugino Alessandro», spiega Roberto Allievi. Forza dell’azienda, infatti, non è solo la qualità o la modernità dei materiali, ma il fattore umano: le persone che lavorano in azienda e che entrano a far parte di un’unica grande famiglia. «Siamo in Brianza, un’area in cui sono nati i mobili di eccellenza in Italia – continua Roberto Allievi – ma siamo fortemente orientati all’estero, considerato che il 90% del nostro prodotto viene esportato. Abbiamo diversi store monomarca a Londra e a Parigi, quest’anno anche uno a New York: il progetto di sbarcare negli USA è molto ambizioso, ma l’unico modo per entrare nel mercato statunitense è avere una presenza concreta». Porada pone molta attenzione anche al tema della sostenibilità: da diversi anni investe in una foresta in Borgogna per accorciare la filiera e quindi avere una visione perfetta della provenienza dei materiali, e piantumare più piante di quelle che vengono prelevate. Non solo. L’azienda riutilizza gli scarti della produzione per produrre energia e utilizza pannelli fotovoltaici da oltre vent’anni. Ogni anno l’azienda istituisce il Porada International Design Award, in collaborazione con il POLI.design e con il patrocinio di ADI, un concorso internazionale di idee aperto a professionisti e studenti.

RMS
Dipendenti: 80
Fatturato: 47mln€
Seregno (MB)
Il marchio RMS nasce nel 1985 con l’apertura di un’attività di importazione e distribuzione di ricambi e accessori per il mondo motociclistico. Gli Anni 90 segnano una nuova tappa del processo di crescita aziendale con l’introduzione di una linea di prodotti di primo equipaggiamento per produttori di biciclette. «La nostra è un’impresa familiare creata da mio nonno e oggi portata avanti da tre famiglie che ne sono socie – racconta Andrea Panzeri, 43 anni, CEO di RMS – Inizialmente ci siamo occupati di distribuzione di ricambi moto a nostro marchio, poi negli Anni 90, con l’avvento della mountain bike, ci siamo avventurati nel mondo ciclo e oggi siamo distributori e produttori di prodotti e ricambi per il mondo della bicicletta. Lavoriamo principalmente in Europa, ma abbiamo un catalogo dedicato al mondo della Vespa che ci permette di andare in tutto il mondo – continua Panzeri -. Quasi tre anni fa abbiamo lanciato un progetto di biciclette muscolari ed elettriche a uso urbano con il marchio Myland e abbiamo poi costituito Bike Academy, una scuola di formazione per i negozianti e meccanici, dove si tengono corsi di management, di tecnica e meccanica». L’azienda è molto attenta alla sostenibilità: «Abbiamo istituito un Bike to work, mettendo a disposizione anche bici aziendali e con spogliatoi e docce per i dipendenti, che paghiamo 0,25 centesimi a km per venire al lavoro in bici. C’è poi attenzione per il packaging, oggi 100% realizzato in carta e cartone».