Passaggio Generazionale

Arredaesse
Dipendenti: 8
Fatturato: 4mln€
Carugo (CO)
In Arabia Saudita, in Qatar, nel Medio Oriente (dove sono stati tra i primi a lavorare e ad aprire una sede, già negli Anni 80) e in molti altri posti nel mondo ci sono pezzi di design che nascono a Carugo, nel cuore della Brianza del mobile, frutto dell’ingegno della famiglia Molteni, oggi capitanata da Gianmarco: 34 anni, interior designer, figlio di quel Vittorio che nel 1977 fondò un’azienda tutta italiana che ora si pone come riferimento per il contract internazionale (l’export è al 90%). Alberghi, uffici, palazzi, ville ma anche ambienti pubblici come ristoranti, negozi, centri per il benessere sono al centro della progettazione di Arredaesse. «Creiamo spazi che combinano design, artigianalità, eleganza e lo facciamo affidandone la realizzazione agli artigiani della Brianza, creando così un indotto che coinvolge un ampio territorio. Attraverso le nostre creazioni vogliamo regalare un “effetto Wow” al cliente, sorprenderlo, stare nel suo gusto, certo, ma sfidandolo anche ad apprezzare qualcosa di diverso. Per il futuro – continua Gianmarco Molteni, che si racconta tra un viaggio e l’altro, durante i quali segue i cantieri – guardiamo con attenzione a nuovi mercati in cui il Made in Italy di qualità può fare la differenza, con un occhio di riguardo all’Africa, dove intravedo la ricchezza che c’era nei paesi arabi tre decenni fa, ma anche alla Cina e al Far East».

Leading Technologies
Dipendenti: 28
Fatturato: 8mln€
Monza
Era il 1978 quando Leading Technologies, nata come distributore di audio professionale per il mondo radiotelevisivo, in particolare per gli studi di registrazione, veniva fondata da Giuseppe Porro. «C’è stata poi una lenta evoluzione: siamo diventati distributori di diversi marchi con prodotti sempre più di nicchia, di nuova tecnologia – spiega Marco Porro, VP & CEO di Leading Technologies – Questi brand nuovi hanno ampliato il portafoglio prodotti che ci ha permesso a metà degli Anni 90 di coprire a 360 gradi il settore del mondo professionale. Negli Anni Duemila l’implementazione software dei servizi, soprattutto per il mondo dell’installazione e del broadcast, oltre all’acquisizione di un’azienda a Roma; nel 2024 è stato poi fatto un ulteriore passo avanti, abbandonando quasi completamente il mondo dei negozi, ma mantenendo una forte presenza tra le aziende che si occupano di noleggi per eventi, e concentrandosi sul mondo professionale broadcast e installazione». L’azienda ha vissuto anche un passaggio generazionale da papà Giuseppe a Marco: «Papà è ancora qui, segue soprattutto la parte finanziaria e rimane un’ottima fonte di esperienza a cui attingere – continua Marco Porro -. Il passaggio generazionale è stato comunque un’evoluzione compiuta nell’arco degli anni; io ho sempre vissuto molto l’azienda, ricoprendo varie posizioni, dal magazzino alla parte tecnica fino al commerciale. Sono contento che mio padre metta ancora a disposizione i suoi sessant’anni di esperienza».

MOSCATELLI BRUNO
Dipendenti: 15
Fatturato: 3mln€
Cantù (CO)
«L’azienda è nata per opera di mio padre cinquant’anni fa come azienda individuale per occuparsi di lavorazioni conto terzi – spiega Massimo Moscatelli, CEO di Moscatelli Bruno -; poi c’è stato un breve passaggio sulle lavorazioni di tavolini da salotto, per poi tornare a fare arredi su misura, filone seguito fino ad oggi». Massimo si occupa delle relazioni con clienti e della progettazione, Mirko della produzione e Andrea della logistica trasporti e del reperimento materiali. Da quando i tre fratelli hanno preso in mano la gestione, la digitalizzazione ha avuto un’impennata e il passo successivo sarà l’implementazione dei macchinari e il settore commerciale: «Funzioniamo molto con il passaparola degli architetti con cui collaboriamo, ma vorremmo investire ulteriormente in questa area. I valori aziendali che arrivano dalla famiglia hanno un ruolo importante, il contatto con dipendenti non è un rapporto numerico». Il 99% dei suoi prodotti finisce all’estero; nel Canturino invece, l’azienda sostiene diverse iniziative, non solo legate alla propria attività, come il Festival del Legno, ma anche il settore sportivo attraverso la sponsorizzazione della serie A della Pallacanestro Cantù e di tutte le sue giovanili. Attenta alla sostenibilità, ha installato un impianto fotovoltaico dal 2009 e una caldaia a biomassa dal 2013 che consente all’azienda di non utilizzare più gas per il riscaldamento della sede.

Officine Meccaniche Dell’Oro Carlo
Dipendenti: 7
Fatturato: 1,8mln€
Valmadrera (LC)
«Nasciamo nel 1953 come produttori di piccoli compressori a pistoni: oggi non produciamo più, ma ci qualifichiamo come venditori e manutentori di impianti ad aria compressa». Così Giulia Dell’Oro, quarta generazione – insieme al fratello Marco – di un’impresa che fa della famiglia il suo perno. «È sempre più riconosciuta la nostra specializzazione sull’impianto ad aria compressa lungo tutta la catena di utilizzo, e l’attività è in crescita anche per il fatto che sono innumerevoli i settori – e dunque le aziende – che utilizzano questo tipo di tecnologia». I valori di casa Dell’Oro sono l’origine e la guida: «Essere cresciuti in un’azienda che coincide con la famiglia ci porta a credere in una incrollabile onestà, il valore più importante che ci porta a servire al meglio il cliente, con la speranza di dare un valore aggiunto concreto e, dunque, diventandone partner». Giulia, 39 anni, in azienda dal 2008 («Seguo l’area commerciale e tecnica… di cosa mi occupo? Diciamo piuttosto di cosa non mi occupo!») sogna una crescita ponderata, ovvero punta a una maggiore strutturazione senza però rischiare di perdere la rapidità e la flessibilità che li caratterizzano. Dà inoltre il suo contributo nella vita associativa: riveste infatti la carica di vicepresidente del gruppo Giovani di Confartigianato Lecco, impegno che vive con entusiasmo perché la porta a confrontarsi con tante realtà diverse per attività, ma accomunate spesso dalle stesse problematiche e, qualche volta, dalle stesse consolazioni…

PRESEZZI EXTRUSION
Dipendenti: 300
Fatturato: 150mln€
Vimercate (MB)
Bruno Presezzi crede nelle persone, nell’importanza di far crescere il team, nello spirito organizzativo e nella continua revisione dei processi aziendali: «Non bisogna fermarsi mai e guardare avanti, anche mettendo in discussione le scelte fatte». Parole di un AD di 41 anni che dirige l’azienda che realizza presse per l’estrusione dell’alluminio fondata da papà Valerio nel 1994. «Nel 2013 aveva già 60 dipendenti e un fatturato di 60mln€, ma poi decise di fare un passo in più e lavorare anche su rame e ottone. Oggi – racconta – la crescita avviene per vie esterne, con due acquisizioni che portano ad avere ì nel Gruppo, oltre allo stabilimento di Vimercate, un’azienda a Brescia e una a Mantova. A ciò si aggiungono le branch commerciali e di servizio in Usa, Messico, Dubai e Svizzera, che in molti casi forniscono anche assistenza ai clienti». Chi sono i clienti di Presezzi Extrusion? «Lavoriamo per grossi gruppi industriali produttori di estrusi, grandi gruppi privati ma anche piccoli operatori che decidono di investire nella filiera btob, anche solo per primi impianti». Il mercato è altalenante ma il fatto di operare in tutto il mondo compensa i cali in specifici settori. L’investimento sulla R&D si attesta ogni anno tra i 600.000€ e il milione, e tra le iniziative ci sono anche quelle volte alla riduzione dell’energia con la definizione di nuove tecnologie e macchine che si approvvigionino anche da fonti elettriche».

Taddei Costruzioni
Dipendenti: 2
Fatturato: 890mila€
Varedo (MB)
Taddei Costruzioni nasce come impresa artigiana nel 1970 per opera di Gianfranco Taddei; al tempo l’impresa portava proprio il suo nome, per poi cambiare assetto societario e nome nel 1994 con la prematura scomparsa del fondatore. A prendere le redini della società sono i figli, Sabrina, architetto e attuale socia, e Andrea, geometra e amministratore delegato. «Un virtuosismo della Taddei Costruzioni Srl è non aver cambiato mai il numero della cassa edile, sempre il 122 dal 1970 – racconta Sabrina Taddei – Di norma, soprattutto negli ultimi tempi, le imprese aprono e chiudono, azzerando tutte le posizioni, mentre nel fare il passaggio societario, da impresa artigianale a srl, abbiamo preteso che rimanesse lo stesso. Quando è venuto a mancare nostro padre, io mi ero appena laureata in architettura e con mio fratello, che aveva già fatto un po’ di gavetta in cantiere, ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo portato avanti l’impresa». L’attenzione per l’ambiente è una delle aree in cui la Taddei Costruzioni si sta specializzando, puntando su tecnologie sempre più green: «Abbiamo in consegna un edificio pluripiano con sette unità abitative tutto costruito in legno e ne avremo presto un altro simile in consegna sempre a Varedo – continua Taddei – Ci piacerebbe condividere con altre aziende le nostre visioni, scegliendo sempre una tipologia costruttiva che viri da quella tradizionale all’innovazione, basata su una tecnologia green e al contempo customizzata».