Continuous Improvement
A.I.M.E.
Dipendenti: 12
Fatturato: 5,8mln€
Modena
A.I.M.E. realizza automazioni all’avanguardia costruite secondo le più moderne tecnologie e nel pieno rispetto degli standard di sicurezza e di qualità. Si è specializzata negli impianti per il collaudo e la manutenzione delle bombole e la logistica, con soluzioni ad hoc per il trasporto di auto e moto in container e frequenti impegni anche nel mondo alimentare. Insieme al fratello, Giulia Berselli da dieci anni opera nell’azienda fondata nel 1981 dal padre. Se in origine si trattava di un piccolo studio di progettazione dedicato all’automatizzazione industriale, nel corso degli anni l’impresa è crescita fino all’attuale facility da 11.000 metri quadri, con due capannoni dove si realizza la quasi totalità della produzione. L’approccio è fortemente tailor made: «Non abbiamo un prodotto di serie, ma attraverso studi dedicati e personalizzati realizziamo automazioni su misura per garantire sia una maggior flessibilità e velocità della produzione, sia una migliore qualità del prodotto, rendendolo intrinsecamente più funzionale e quindi più competitivo». Ciò va di pari passo con un’estrema attenzione all’innovazione, «fondamentale, soprattutto in un settore che negli anni ha conosciuto uno sviluppo molto importante. La sostenibilità è un valore core, e negli ultimi anni abbiamo adottato strategie ESG rivolte sia ai prodotti, sia ai processi produttivi, ad esempio attraverso il riciclo delle acque utilizzate per il collaudo».
Quattro Madonne Caseificio dell’Emilia Società Cooperativa Agricola sca
Dipendenti: 85
Fatturato: 76mln€
Lesignana (MO)
Dal 1967 la cooperativa porta avanti la tradizione del Parmigiano Reggiano e nel corso della sua storia ha incorporato altre otto cooperative emiliane e oggi vanta 75 soci, determinati a far crescere ancora la produzione. Spicca l’intenzione di costruire un magazzino di dimensioni idonee per la stagionatura di 100.000 forme di formaggio all’anno, a fronte delle 150.000 attualmente prodotte. La quasi totalità della produzione casearia viene distribuita sul mercato italiano, anche perché 4 Madonne è socio di Granterre, la cooperativa di secondo grado che detiene il marchio Parmareggio, cui viene destinata una quota di circa l’80% della produzione, mentre la parte restante viene venduta da 4 Madonne con la sua rete di 11 negozi nelle province di Modena, Reggio Emilia e Bologna, attraverso l’e-commerce e in parte sul circuito Horeca. Il presidente Andrea Nascimbeni spiega: «Per il nuovo magazzino utilizzeremo il massimo dell’innovazione, senza mai dimenticare che il nostro è un prodotto delicato, che va curato quotidianamente e per il quale la presenza dell’essere umano è fondamentale. Abbiamo rivisto il nostro packaging, limitando l’uso della plastica al minimo indispensabile, in favore di materiali più sostenibili. Pensiamo inoltre ad aggregazioni con altri caseifici, perché bisogna abbattere i costi e l’unico modo per farlo è avere più forza contrattuale. Inoltre, apriremo un negozio a Mantova, per avvicinarci alle grandi città con la vendita diretta».
DUERRE TUBI STYLE GROUP
Dipendenti: 300
Fatturato: 60mln€
Maranello (MO)
Le radici risalgono alla fine degli Anni 50, quando la Famiglia Ruini, che lavorava in Ferrari, decide di intraprendere un’attività artigiana continuando a lavorare per il Cavallino. Si aggregano poi altri soci che producono sistemi di scarico e serbatoi di carburanti, per arrivare poi, nel 2012, all’aggregazione di Duerre e Tubi Style, dando così vita a Duerre Tubi Style Group. Marco Stella ne è l’AD da sempre: «Forniamo sistemi di scarico, catalizzatori, silenziatori, serbatoi benzina, dell’olio, per i costruttori di auto sportive più esclusive al mondo: in pratica, i grandi player della Motor Valley emiliana ma anche molti di quella inglese. Siamo nella componentistica di nicchia, cerchiamo soluzioni estreme a problemi complessi – continua Stella – facciamo tanta innovazione di processo, investiamo in soluzioni tecniche per fare prodotti molto sfidanti, ma per piccoli volumi. Ci posizioniamo su tecnologia, expertise, automazione e, elementi su cui cerchiamo il giusto compromesso». Approccio molto concreto all’ESG, sia sul tema dell’energia rinnovabile che sul sociale, sullo sport, creando anche eventi culturali con la città di Maranello. Stella si divide tra il ruolo di AD di DTS e numerose cariche associative (tra cui vicepresidente di Anfia, di Clepa, Presidente dei componentisti di Anfia e della Filiera automotive di Confindustria Emilia), nella convinzione che «la vita associativa sia sinergica al business e consente di creare relazioni di valore».
GRUPPO SEM
Dipendenti: 97
Fatturato: 54mln€
Fanano (MO)
Quarant’anni vissuti più che intensamente quelli di SEM, che imbottiglia acqua minerale a marchio proprio proveniente dal Monte Cimone, ma nel tempo si è allargata ad altri segmenti di business. Dopo diversi passaggi nella proprietà dell’Azienda subentra Claudio Turchi, entrato come CFO solo poco tempo prima: «Il mio sogno era continuare a fare il mio lavoro – confida – ma le cose cambiano e io ho accettato la sfida prima come amministratore e poi come imprenditore. Oggi sono molto contento del percorso fatto». E ne ha ben ragione, dal momento che, in un mercato in continua contrazione, il Gruppo di cui SEM fa parte continua a produrre acqua con brand proprietario, in private label e ha partecipazione di altre tre sorgenti; inoltre, continua a crescere e investire, ad esempio nell’acquisizione di un birrificio artigianale o nella creazione di una società che svolge servizi di facchinaggio all’interno degli stabilimenti, per un fatturato complessivo di 54mln€. «Facciamo impresa con l’idea che da soli non si va da nessuna parte. Perciò lavoriamo con l’obiettivo di creare un gruppo di lavoro che ha voglia di fare e sia interessato a sposare un progetto più ampio». Sarà anche per questa logica allargata che il Gruppo è passato in pochi anni dal ventesimo all’undicesimo posto in Italia nel suo settore, investendo anche su macchinari e produzione ma anche in pubblicità: «Siamo l’acqua del G7 della Disabilità e di Umbria Jazz, siamo sponsor del volley e siamo l’acqua del Papa, perché serviamo il Vaticano!».
MALAGOLI ALDEBRANDO
Dipendenti: 26
Fatturato: 5mln€
Modena
Le origini nel 1961, quando Aldebrando Malagoli diede vita a un’attività dedita alla costruzione di stampi; «Poi, con l’avvento delle nuove tecnologie, soprattutto quella laser, la svolta: abbiamo investito molto e i risultati sono stati ben presto entusiasmanti. Oggi siamo una realtà specializzata nella lavorazione di lamiera e tubo per tutti i settori, con un ampio parco di tecnologie e siamo in grado di tagliare spessori da 0,1 a 30 mm. Come? Lavorando diversi materiali, garantendo precisione, efficienza e qualità in ogni fase del processo produttivo». Enrico Malagoli, amministratore delegato, è socio con il fratello Gabriele e la tensione all’innovazione non ha smesso di caratterizzare il loro operato: «Abbiamo vestito sul taglio 3D, realizzato un nuovo capannone in cui abbiamo investito in saldatura robotizzata. Stiamo anche cominciando a utilizzare l’AI per favorire la collaborazione tra le macchine, inoltre lavoriamo su misura su diversi tipi di metalli». E se è vero che la tecnologia costituisce un driver fondamentale, tanto da reinvestirvi quasi tutti i guadagni dell’azienda, le persone sono irrinunciabili: «Abbiamo molte connessioni con il territorio, a noi piace formare, lavorare con i ragazzi. Siamo infatti soci fondatori di ITS Maker, che costituisce anche un bacino interessante a cui attingere per l’inserimento in azienda di nuove figure». In azienda è già presente la terza generazione, con il nipote Andrea, ingegnere.
MOULDING SERVICE
Dipendenti: 50
Fatturato: 8,5mln€
Fiorano Modenese (MO)
In soli 25 anni, l’azienda ha fatto davvero tanta strada. «All’inizio eravamo solo noi tre soci fondatori – racconta Francesco Palumbo – poi uno ha fatto altre scelte, ma noi abbiamo continuato a crescere di anno in anno, investendo e impegnandoci al massimo. Produciamo serbatoi e altri articoli in plastica di grandi volumi, su commissione e disegno dei clienti». Il core-business di Moulding Service è rappresentato dal settore cleaning, con le macchine lavasciuga per i pavimenti. Nel tempo l’attività si è allargata ad agricoltura, giardinaggio, biomedicale, automotive, movimento terra, nautica, sport e, specialmente negli ultimi anni, arredo e design: «Potenzialmente, possiamo intervenire in qualunque settore», aggiunge Palumbo. Ciò è possibile grazie a una gamma di prodotti allo stato dell’arte, al punto che, parlando di innovazione, Moulding Service si orienta più su quella di processo che di prodotto: «Per quanto i serbatoi moderni siano certo diversi da quelli di un tempo, concettualmente il prodotto è quello. La vera innovazione riguarda i processi e la loro organizzazione, per esempio con la riduzione dei consumi energetici e con la tecnologia che ci consente di produrre grazie a macchine interconnesse, con le lavorazioni tracciate da un software». Negli ultimi due anni l’azienda ha profuso sforzi notevoli anche sul fronte della sostenibilità, con la sostituzione pressoché totale del parco macchine, allo scopo di ridurre le emissioni.
