Grande Impresa
Chimera Gold
Dipendenti: 110
Fatturato: 50mln€
Arezzo
Chimera Gold nasce nel 1981 produce come start up specializzata nella produzione di accessori metallici (catene, fibbie, chiusure…) per brand di alta moda come Christian Dior, Fendi, Louis Vuitton. Si palesa la concreta opportunità di investire nella materia non nobile, l’ottone, si tentano delle campionature ma non funzionano bene come sperato. Nel 1988 un giovanissimo Massimo Anselmi affianca in azienda il fratello: da qui Chimera Gold intraprende un nuovo percorso dove l’intuizione è di utilizzare quella capacità dell’orafo aretino ormai acquisita trasformandola in un’opportunità per l’abbigliamento e quindi produrre dei bottoni gioiello per venderli a un cliente industriale di Arezzo. L’anno successivo, nel 1989 l’azienda dei fratelli Anselmi triplica il proprio fatturato e si inizia a pensare che il settore dell’abbigliamento e della pelletteria possa essere la strada giusta. Il gioiello viene trasformato in accessorio e lo apprezzano clienti come Gianni Versace, Ferré, Christian Dior. «Siamo sempre stati un passo avanti rispetto alla concorrenza – spiega Massimo Anselmi, CEO di Chimera Gold -. Abbiamo automatizzato la lavorazione del prodotto e quindi possiamo contare su un’ampia produttività, possiamo arrivare infatti a produrre da 0 a 100 mila pezzi in una settimana”. Massimo Anselmi è anche presidente dell’ACF Arezzo, la squadra di calcio femminile che ha conquistato la promozione in serie B.
Fosber
Dipendenti: 900
Fatturato: 400mln€
Monsagrati (LU)
Fondato nel 1978 da quattro soci italiani, Fosber è oggi un gruppo internazionale leader nella progettazione, nella produzione e nell’installazione di linee ondulatrici complete e macchinari per il cartone ondulato. Il quartier generale si trova a Monsagrati, tra le città di Lucca e Viareggio, in un’area industriale specializzata nel settore metalmeccanico. «Nel corso degli anni, la costante attenzione al cliente, la personalizzazione delle macchine e lo sviluppo del servizio post-vendita hanno portato Fosber a diventare uno dei due leader mondiali in questa nicchia di mercato – ha dichiarato Marco Bertola, amministratore delegato di Fosber -. Attualmente, l’unico competitor a livello globale è un gruppo tedesco, con il quale ci dividiamo il mercato delle linee di alta gamma». Fosber, infatti, vanta filiali strategiche in Cina e negli Stati Uniti, oltre a sedi in Spagna (a Pamplona) e in Italia (a Vimercate, Brianza). Dal 2004, l’azienda ha avviato un percorso ESG, ottimizzando la filiera produttiva e migliorando l’efficienza dei macchinari per ridurre l’impatto dei consumi. Oggi, a parità di performance, i macchinari Fosber consumano il 20 per cento in meno rispetto ai competitor. Inoltre, entro il 2027, l’azienda ha previsto di includere nella propria roadmap per la carbon footprint l’obiettivo e quello di fornire ai clienti il dato esatto della CO2 consumata per ogni foglio di carta prodotto.
La Marzocco
Dipendenti: 400
Fatturato: 250mln$
Scarperia (FI)
La storia de La Marzocco ha inizio nel 1927 quando Giuseppe Bambi decide di mettersi in società con il fratello Bruno per produrre un proprio modello di macchina da caffè, fondando così le Officine Fratelli Bambi. Con La Marzocco, che prende il nome dal leone simbolo di Firenze, ma anche emblema di vittoria e conquista, Giuseppe Bambi registra nel 1939 il brevetto per una macchina da espresso a caldaia orizzontale, la prima nel suo genere, che permette di installare più gruppi e quindi di erogare più caffè contemporaneamente. Una lunga storia che porta oggi La Marzocco a vendere ogni anno oltre 35mila macchine da caffè, la maggioranza delle quali è destinata al mercato estero (USA, Cina, Sud Est Asiatico, Inghilterra, Paesi nordici). In ottica di continua innovazione, La Marzocco ha dato vita anche alla propria Accademia, un punto di riferimento per progetti di ricerca che mettono in connessione produttori e consumatori nella costruzione di un sistema sostenibile. Valutata positivamente dai suoi dipendenti, di recente l’azienda ha ricevuto il riconoscimento di Best Workplaces per Blue Collars 2024. Guido Bernardinelli, CEO di La Marzocco (oggi 800 dipendenti nel mondo), ha dichiarato: «Questo riconoscimento ci riempie di orgoglio perché premia la nostra strategia che mira a promuovere un “umanesimo industriale” fondato sulla qualità delle relazioni all’interno dell’ambiente di lavoro e sulla produzione di eccellenze artigianali Made in Italy».
Unicoop
Dipendenti: 8.648
Fatturato: 2,9mld€
Firenze
Ha spento le cinquanta candeline nel 2023 ma per ripercorrere la storia di Unicoop Firenze bisogna risalire al XIX secolo quando, a Sesto Fiorentino, il primo novembre 1891 veniva costituita la cooperativa da cui poi è nata quella attuale. Il nome nasce nel 1973 dalla fusione di tre grandi cooperative toscane (Toscocoop, Coop Etruria e Unicoop Empoli). Oggi Unicoop Firenze è impegnata nel sostenere l’economia regionale e garantire prodotti di qualità, con 110 punti vendita, oltre ottomila dipendenti, 1,2mln di soci e 42 sezioni soci attive nelle sette province toscane in cui opera. Asse strategico delle scelte commerciali di Unicoop Firenze è la valorizzazione del prodotto a marchio Coop, attraverso cui ha portato avanti iniziative come quelle sulla convenienza, sul benessere animale, sulla tutela dell’ambiente e sulla produzione etica lungo tutta la filiera, all’insegna della responsabilità sociale. «Mai come in questo momento, che vede la Toscana e tutto il Paese impegnato a fronteggiare una perdurante crisi economica e forti cambiamenti sociali, la nostra cooperativa vuole fare il suo dovere: garantire ai soci beni e servizi alle migliori condizioni possibili, proteggere il potere di acquisto delle famiglie, permettere a tutti di portare in tavola alimenti di qualità, sani e sufficienti. Le criticità del presente non devono farci dimenticare l’importanza del nostro impegno su scuola, cultura, ambiente, salute e solidarietà», dichiarano da Unicoop Firenze.
Renato Corti
Scandicci (FI)
Azienda leader nel settore della pelletteria, in grado di sviluppare qualunque tipologia di prodotto, con una particolare vocazione verso il mercato di lusso. Con una sede a Milano, hub della moda esportata in tutto il mondo, Renato Corti SpA è uno dei protagonisti del settore. Da anni importanti marchi del lusso affidano all’azienda la realizzazione delle collezioni e la loro distribuzione B2B, Il punto di forza di Renato Corti SpA è il suo team, che racchiude competenze uniche. Professionisti in grado di affiancare i clienti nella realizzazione dei prototipi, grazie ad un forte know how stilistico, fino alla produzione. Renato Corti SpA può contare su una conoscenza approfondita dei processi produttivi e sulla disponibilità di tecnologie moderne e costantemente aggiornate. Elementi che rendono l’azienda capace di unire qualità di lavorazione e ritmi produttivi elevati. Un punto di orgoglio è l’attenta selezioni dei materiali. Che siano pelli o accessori, ogni elemento viene attentamente valutato, sia grazie all’esperienza del team che attraverso apparecchiature, al fine di garantire al cliente sempre prodotti al top di gamma. L’azienda si avvale anche di un fidato network di laboratori esterni e di un reparto amministrativo e di logistica capace di far fronte a qualunque richiesta.
WeTech's
Dipendenti: circa 200
Fatturato: 76mln€
Montevarchi (AR)
La società benefit WeTech’s nasce nel 2023 dalla fusione delle tre aziende Webkorner, ITECH e Solarisys. WeTech’s è l’acronimo delle tre aziende protagoniste della fusione che porterà il gruppo di Montevarchi ad essere iun punto di riferimento importante nel mondo dell’information technology. «La mission di WeTech’s è quella di essere sempre più considerati come attore di riferimento nel mondo dell’Information Technology – ha commentato il presidente Andrea Romei -. Siamo il secondo gruppo in Toscana e vogliamo proseguire su questa strada. Molti dei nostri progetti sono focalizzati sul tema della cyber security». Obiettivo di WeTech’s è offrire soluzioni e servizi IT di alto livello ad enti pubblici, grande distribuzione e aziende leader nel proprio settore come Telecom, Autostrade e grandi realtà come Leonardo. Il 2023 è stato un anno importante non solo per la fusione, ma anche per la crescita aziendale in termini di acquisizioni di numerose aziende sul territorio, con l’obiettivo di fare proprio un know-how extra settore. Da sempre molto attenta alle tematiche ESG all’interno dell’esercizio della propria attività economica, WeTech’s persegue finalità di proficua interazione tra soci e lavoratori, operando in modo sostenibile, responsabile e trasparente nei confronti della comunità; quest’anno si appresta a realizzare il primo Bilancio di Sostenibilità; testimonianza dell’attenzione a questi temi è ad esempio il fatto che le numerose filiali sparse sul territorio vengano dotate di impianti fotovoltaici.