Worldwide
Banfi
Dipendenti: 400
Fatturato: 70mln€
Montalcino (SI)
Il marchio Banfi nasce prima negli Stati Uniti e, solo successivamente in Italia. Nel 1919, infatti, nasce Banfi, società creata dalla famiglia Mariani, impegnata nell’import di vino prima a New York City, e poi negli Stati Uniti. La società ha una buona crescita, fino agli Anni 60-70, quando il passo di qualità è notevole, grazie in particolare all’importazione del Lambrusco. Subentrano nel frattempo i figli del fondatore Mariani, John (oggi ha 93 anni) e Harry che, grazie alla collaborazione con Ezio Rivella, noto enologo italiano, valorizzano ulteriormente i terreni acquistati a Montalcino e fanno propria la storica cantina piemontese Bruzzone, dando vita anche a un primo progetto di multiregionalità: questo prende forma nel 1978 e da quel momento per il brand Banfi è un susseguirsi di successi. Oggi Banfi, sotto il cui cappello coesistono le due società Banfi Società Agricola Srl e Banfi Srl, esporta il 65% dei prodotti all’estero, in particolare negli USA, in Canada, in Germania e in Russia. «Nella sostenibilità Banfi ha i suoi pilastri fondativi – ha dichiarato Rodolfo Maralli, Presidente di Banfi Srl. – Oltre ad un buon rating ESG, il marchio Banfi ha ottenuto la certificazione Equalitas che attesta l’adozione di pratiche sostenibili a 360 gradi. Oltre questo abbiamo il primo Brunello di Montalcino sostenibile certificato e realizziamo un Bilancio di Sostenibilità già da sette anni».
Ditta Artigianale
Dipendenti: 140
Fatturato: 8,5mln€
Firenze
Fondata nel 2013 da Francesco Sanapo, Ditta Artigianale è un sogno diventato realtà. Francesco Sanapo, dopo essere stato consulente per diverse aziende nel mondo del caffè, decide di concentrare il proprio lavoro sui Paesi di origine del prodotto, con l’obiettivo di conoscere l’eccellenza della materia prima e di dare una continuità alla filiera nel modo più etico e sostenibile possibile. Ditta Artigianale nasce quindi come una micro torrefazione basata sulla passione per il prodotto, sullo studio della tracciabilità, sulla trasparenza e sulla sostenibilità. «Ogni caffè ha una sua storia e si fonda su un principio etico – spiega Sanapo -, ed è questo il motivo per cui lavoriamo con produttori che condividono il nostro spirito nell’affrontare il business, con l’unico scopo di creare valore». Nel 2014 Ditta Artigianale apre la prima caffetteria a Firenze. Oggi nel capoluogo toscano se ne trovano in tutto sei ed altre sono in procinto di essere inaugurate, ma lo sguardo va anche all’estero, dove Ditta Artigianale esporta il proprio prodotto non solo nel Nord e nell’Est Europa, ma anche negli Stati Uniti e in Giappone. Notevole la scuola di formazione rivolta a ragazzi che, entrando in azienda, hanno la possibilità di aumentare il livello di conoscenza del prodotto; i corsi di formazione vengono offerti anche ai figli dei produttori di caffè in Africa e in Centro e Sudamerica, in modo da perseguire quello che è l’obiettivo aziendale: creare valore.
Magniflex
Dipendenti: 140
Prato
Fondata negli anni Sessanta da Giuliano Magni, Magniflex si è affermata nel corso degli anni come un marchio di riferimento nel Made in Italy, riconosciuto a livello globale. L’azienda ha saputo valorizzare l’eccellenza dell’artigianato italiano, rendendo la qualità uno dei suoi pilastri fondamentali, unita a un costante investimento in ricerca e sviluppo per offrire soluzioni all’avanguardia nel settore del riposo. Grazie a tecnologie brevettate e materiali innovativi, Magniflex è in grado di garantire un comfort eccezionale e prodotti che si distinguono per traspirabilità, ergonomia e sostegno personalizzato. Oggi l’azienda, guidata da un management giovane e proiettato verso l’espansione globale, è presente in cento Paesi, con una rete di oltre 4 mila rivenditori e collaborazioni con più di 500 hotel di lusso. «Lo sviluppo all’estero, iniziato negli Anni Ottanta, continua a crescere, con un focus particolare sulle esportazioni nel continente Africano, mentre i mercati in Europa, America e Asia mantengono una posizione stabile», ha dichiarato a proposito dell’espansione del brand all’estero Alessandro Magni, Amministratore Delegato di Magniflex. L’azienda, sotto la produzione di Alessanderx Spa, opera nel rispetto della sostenibilità ambientale; in linea con questo impegno, ha ottenuto certificazioni di prestigio come STEP e Made in Green, rilasciate dall’organizzazione internazionale OEKO-TEX, a testimonianza del suo impegno per un futuro più sostenibile.
MMI
Dipendenti: 250
Fatturato: 10mln€
Ospedaletto (Pi)
La storia di Medical Microinstruments (MMI), società operante nel settore della robotica applicata alla chirurgia, inizia nel 2015, e raccoglie una sfida tecnologica impegnativa, quella di migliorare i risultati clinici delle perazioni chirurgiche sviluppando un sistema robotico che consenta ai chirurghi di perfezionare i risultati nell’ambito della microchirurgia. Nei primi due anni di attività il prototipo del progetto dà già ottimi risultati, ma è con l’ingresso nel 2018 di un gruppo di investitori istituzionali europei, specializzati nel Meditech, che il prototipo riesce a trasformarsi in prodotto. Il vero lancio sul mercato avviene quindi nel 2022 nel momento in cui rientra parzialmente l’emergenza della pandemia da Covid; nello stesso anno un altro round significativo vede l’ampliamento della società grazie al sostegno di alcuni investitori americani e nel 2023 la MMI inaugura la sua nuova sede in Florida per occuparsi della distribuzione del prodotto sul mercato Usa. «Oggi vendiamo il nostro prodotto in Europa, in America, in Australia e in alcuni paesi asiatici e abbiamo oltre un migliaio di pazienti già trattati attraverso la nostra piattaforma robotica – spiega Massimiliano Simi, Executive Global Vice President R&D & Co-Founder MMI -. Siamo una unicità tecnologica nel nostro settore, perché nessun altro si occupa di microchirurgia con il supporto di 450 brevetti che proteggono il progetto tecnico e la produzione». Nei progetti per il futuro di MMI c’è quello di espandere ulteriormente il proprio mercato in Asia, in particolare in Cina e in Giappone.
Sysdat.it
Dipendenti: 120
Fatturato: 11mln€
Pisa
La città di Pisa ha tre università riconosciute a livello nazionale e internazionale: l’Università di Pisa, il Sant’Anna e La Scuola Normale Superiore, tre scuole di eccellenza europee in un’unica città e numerose facoltà del mondo scientifico (informatica, ingegneria, robotica, etc.) di altissimo livello. Non poteva quindi esserci sede migliore della città della torre pendente per dar vita a una realtà come Sysdat, società IT nata quarant’anni fa con lo scopo di fornire consulenza e soluzioni software presenti sul mercato ad aziende di diversi settori. Due sedi in Italia, a Pisa e a Firenze, e dal 2000 una sede controllata in Svizzera: negli anni Sysdat e arrivata a distribuire i propri prodotti in tutto il mondo (Europa, Asia, Nord America e Paesi Arabi) sviluppandosi particolarmente nel settore del Fashion&Luxury (40% del fatturato), e in quelli del Manufacturing, Food&Beverage, GDO e Finance. E i progetti futuri? «L’intelligenza artificiale e l’Internet of Things saranno le tecnologie più richieste dal mercato – spiega Niccolò Quaratesi, executive vice president di Sysdat -. In questo momento la strategia per poter offrire queste competenze si attua attraverso delle partnership che ci permettono di dotarsi di soluzioni efficaci e all’avanguardia. Noi siamo dei system integrator, non abbiamo prodotti nostri, ma conosciamo le soluzioni che nel nostro percorso abbiamo riconosciuto per essere le migliori».
Tratos Cavi
Dipendenti: 400
(circa 800 considerando spagna e Inghilterra)
Fatturato: 500mln€
Arezzo
La storia di Tratos Cavi ha inizio nel 1966, quando dalla trafilatura di fili in rame passò a produrre cavi telefonici per uso generale. Con l’ingresso nel 1974 di Albano Bragagni l’azienda toscana diventa una multinazionale in grado di fornire ogni genere e tipologia di cavi: dai cavi in fibra ottica, ai cavi per alta tensione, fino ai cavi per uso petrolchimico e ai superconduttori. Sette anni più tardi Tratos Cavi raggiunge l’Inghilterra con la società di distribuzione e vendita Tratos Ltd. L’Inghilterra è diventato un punto strategico per sviluppare un mercato internazionale e l’azienda arriva a vendere cavi in oltre 50 Paesi esteri. Albano Bragagni, presidente del gruppo Tratos Cavi Spa, spiega le acquisizioni effettuate di recente: «L’acquisizione della britannica Afl Telecommunications Europe, con sede a Swindon, consente a Tratos di ampliare la sua presenza nel Regno Unito. Abbiamo scelto Regno Unito, Spagna e Germania come Paesi in cui espandere la nostra presenza perché sono quelli in Europa che hanno le normative più simili all’Italia, pertanto il contesto per aziende come la nostra è più favorevole per portare avanti progetti in tempi rapidi. Oltre i confini europei siamo poi presenti in Brasile ed esportiamo molto anche in Cina, pur continuando a produrre in Europa». Hanno un ruolo attivo anche i figli di Bragagni: Elisabetta è l’AD e si occupa della parte commerciale Italia; Ennio, è vicepresidente del gruppo e gestisce acquisti e organizzazione.