Worldwide
Bric's
Dipendenti: 150
Fatturato: 64mln€
Olgiate Comasco (CO)
«La maggior parte dei nostri acquirenti sono stranieri, che magari comprano nelle nostre boutique nei centri delle grandi città o negli aeroporti; dunque, nel definire il nostro rapporto con l’estero, noi sommiamo l’export tradizionale al fatturato proveniente da coloro che comprano in Italia. Il risultato è il 70% di export del nostro prodotto». Spiccata la presenza negli States, che cubano 15 milioni di fatturato anche con le altre consociate, ma sempre più attrattivo è anche il contesto asiatico. Roberto Briccola è il presidente di una realtà che produce borse e valigeria al 50% in Italia e il resto attraverso dieci fonti produttive internazionali. Fondata da papà Mario nel 1952, è cresciuta in fretta, nei decenni, acquisendo ben presto la consapevolezza dell’importanza di creare un proprio marchio. Oggi al fianco di Pietro ci sono quattro fratelli e altrettante sorelle, e quattro sono anche i nipoti già operativi. «Realizziamo progetti di nuove linee per brand come Mont Blanc, Ferragamo, Zegna e altri grandi della moda e lavoriamo a progetti di cobranding con Porsche Design e con la Fondazione Andy Warhol. Siamo specializzati sul prodotto trolley: noi abbiniamo un prodotto eccellente, ricco di competenza tecnica a quella stilistica. Le nostre caratteristiche distintive sono la sostenibilità e la “durabilité”, ovvero il fatto che un prodotto a nostro marchio duri nel tempo».
Mascheroni
Dipendenti: 20
Fatturato: 3mln€
Cabiate (CO)
«Il marchio e i suoi valori vanno raccontati. Molto fa il passaparola e il nostro impegno è di mantenere fermi i cardini dell’azienda, senza snaturarla». Dalle parole di Silvio Mascheroni, responsabile comunicazione di Mascheroni, trapela l’estremo rispetto per l’identità costruita sulla base della realtà fondata all’inizio degli Anni 70 da Piero Mascheroni e poi dallo zio Giovanni, di cui lui, il fratello Gabriele e il cugino Sergio sono oggi i custodi. «Siamo quasi interamente impegnati nella lavorazione della pelle, spesso anche per i mobili, integrata dal legno e dal marmo. Qualità e raffinatezza sono i nostri driver, dunque non facciamo produzione di massa, tantomeno outsourcing: tutto è prodotto internamente e riflette il duro lavoro degli artigiani che ne curano al massimo grado qualità e dettagli. Il nostro obiettivo? Essere la fascia più alta possibile nel settore del lusso». Come per molti protagonisti del distretto del mobile brianzolo la committenza arriva da Russia, Qatar… Il rispetto per le persone che lavorano in azienda, «un concetto molto brianzolo», oltre che per il prodotto, è uno dei principi su cui i Mascheroni hanno costruito la loro filosofia d’impresa. La formazione del personale si rivela dunque un tema strategico, perché volto a garantire la continuità di un’eccellenza nel tempo. Ragion per cui ad ogni maestro artigiano “anziano” viene affiancato un giovane già esperto affinché completi il percorso di specializzazione per diventare anch’egli maestro.
Metalfar
Dipendenti: 100
Fatturato: 50mln€
Cesana Brianza (LC)
Dal 1961, Metalfar produce flange – ovvero elementi di conduzione per il trasporto dei fluidi, come petrolio e acqua, e forgiati – a una clientela composta all’80% dal mercato retail che si rivolge poi all’utilizzatore finale. «I nostri clienti sono in tutto il mondo: Australia, Asia, Arabia, Europa… ma il core business è in America e Canada». Giulia Angelini, 32 anni, studi ed esperienza da avvocato, da un anno applicati all’azienda di famiglia, spiega i contorni di una realtà che guida con la sorella Claudia, 36 anni; ad affiancarle, nella direzione generale c’è Eugenio Messa, che spiega: «Abbiamo un programma di investimenti costante, che ci ha fatto fare un bel salto in avanti anche con l’adozione dei dettami di Industria 4.0. Del resto, noi costruiamo tutto il processo costruttivo in casa: prendiamo barre di ferro che diventano flange attraverso lo stampaggio a caldo e dobbiamo rimanere leader, ma per farlo occorre mettere in atto un cambiamento a 360 gradi, per struttura e materiali. Per questo estenderemo la gamma dei prodotti anche sugli speciali, per diversificare e aprirci a nuovi mercati». Le sorelle Angelini credono molto nel progetto familiare. Racconta Giulia: «Stiamo investendo sulla sostenibilità, un tema in crescita su cui vogliamo farci trovare pronti, anche con il nostro Bilancio di Sostenibilità che uscirà a breve». Di Metalfar sono proprietarie la madre e la zia; a loro fanno riferimento anche le aziende OMC Raccordi, sede a Piacenza e Elind, specializzata in forni a induzione, nonché un’attività vinicola in Toscana, Piemonte, Puglia.
Novastilmec
Dipendenti: 50
Fatturato: 30mln€
Garbagnate Monastero (LC)
È tra i primi tre player a livello mondiale nella produzione di impianti di processo per linee di taglio e di imballo di nastri in acciaio, alluminio, rame, ottone e titanio: «Siamo a valle della laminazione e a monte del processo che realizza il prodotto finito. Un esempio? Per la realizzazione della portiera di una macchina, la stampa arriva da un nastro tagliato da noi». Riccardo Borgonovo, vicepresidente di Novastilmec, «ultraquarantenne», come ama definirsi, in azienda ufficialmente da 22 anni, «in realtà, da sempre. «Sono un ingegnere, amo innovare ed è quello che la società ha fatto sin da quando, nel 1978, mio padre Marco (nella foto al centro) la fondò. Con oltre l’80% di produzione che va all’estero, soprattutto in Europa ma anche in Usa, siamo oggi esportatori provetti. La produzione, invece, è interamente realizzata in Italia, nel raggio di 50 chilometri dalla casa madre». Attenzione al tema della sostenibilità, per avere minore impatto possibile sia a livello di azienda che di impianti realizzati, Borgonovo racconta che la grande sfida che l’azienda affronta oggi è, in realtà, tutta endogena: «Come molte realtà ci troviamo a fare i conti con la mancanza di personale, che deve essere adeguatamente formato ma anche disponibile ad affrontare una dimensione internazionale del proprio lavoro, proprio perché operiamo molto all’estero. Per questo mettiamo in campo attività anche con diverse realtà scolastiche del territorio».
Riva Mobili D'Arte
Dipendenti: 40
Fatturato: 6mln€
Meda (MB)
Nasce come una sfida e una competizione con il padre quella che oggi è la Riva Mobili d’Arte guidata da Francesco Riva, che è entrato nella realtà familiare per seguire la parte commerciale, ma decide ben presto di prendere la sua strada, creando una divisione che possa aprire il mercato estero. Le strade di padre e figlio, però, tornano a coincidere. Nel 2005 si uniscono definitivamente nella realtà che oggi progetta e produce, nel cuore della Brianza del mobile, tutto ciò che concerne la decorazione della casa: «Mobili, in primis, coprendone tutte le fasi di realizzazione – progettazione, selezione materiali, produzione, laccatura…. Abbiamo i nostri cataloghi ma in realtà tutto è tailor made». Parlando del presente, ma soprattutto del futuro, aggiunge: «Ultimamente stiamo seguendo anche la progettazione e la costruzione stessa delle case: lampadari, luci, tappezzeria, impianti… Si tratta di un progetto che ci sta dando ampie prospettive e in questo rivendico anche la nostra capacità di avvalerci dei migliori studi e professionalità». Francesco, 57 anni, affiancato dalla moglie Cristina guida con entusiasmo una realtà che opera interamente all’estero. Dalla Russia agli Emirati, Stati Uniti, qualcosa anche in Europa, per lui occorre avere una mentalità flessibile per non farsi schiacciare dalle dinamiche geopolitiche, che per loro natura sono in continuo cambiamento.
Tramo
Dipendenti: 400
Fatturato: 112mln€
Inverigo (CO)
È l’acronimo di “Trasporto mobili” la società fondata da tre trasportatori che nel 1984 decidono di creare un’unica entità specializzata nel trasporto mobili e complementi di arredo, di cui in un territorio come la Brianza c’era una forte necessità. Il progetto imprenditoriale cresce e oggi sotto questo nome si svela un gruppo che conta 19 società e con l’indotto arriva a occupare un migliaio di persone. Giovanni Di Luzio ne è il Country Manager Italia e Svizzera: «Siamo focalizzati sul mobile di alta gamma, dunque per noi gli imballi sono già il contenuto, per questo ne abbiamo particolare cura. Ognuna delle nostre società ha la sua sede e deposito. Distribuiamo ovunque ma presidiamo con le nostre strutture la parte occidentale del mondo. I clienti, infatti, si sono a loro volta trasformati in multinazionali e l’evoluzione del mercato ci ha portati a specializzarci nella logistica avanzata, nel trasporto luci e degli altri componenti, seguendo tutta la catena del valore». Di qui la spiccata presenza negli Usa, dove attraverso la società Tramo at Home viene fornito un servizio chiavi in mano. Dal 2024 il gruppo è stato acquisito da Nippon Express Group, un global logistics provider che guarda a un nuovo obiettivo: «Mantenere la leadership del mercato replicando il modello europeo e americano sul mercato orientale, con il presidio di nostre persone che contribuiscano con il loro know-how».